"In un’epoca come la nostra in cui la discriminazione
del “diverso” rappresenta un tema attuale quanto pregnante, ci si interroga sul
peso che lo stigma sociale può avere sulla formazione dell’identità omosessuale
maschile. L’autore ipotizza una correlazione tra il pregiudizio sociale nei
confronti delle persone omosessuali ed il fallimento nella costruzione di un Sé
coeso ed unitario; fallimento che, nel caso di specie, può condurre a
comportamenti promiscui volti a compensare il sentimento di inadeguatezza
cristallizzatosi nella fase evolutiva adolescenziale. Il tentativo di mantenere
e/o ristabilire la coesione interna di un Sé poco sano e assai vulnerabile si
concretizza nella compulsiva ed affannosa ricerca di conferme di valore nella
sfera sessuale; è un tentativo, fallimentare, di ridare coerenza a quella parte
del Sé che è stata compromessa nel corso dell’adolescenza; quella parte del Sé
strettamente connessa all’identità sessuale. Le ipotesi dell’autore si fondano
sull’esperienza clinica diretta, ma sembrano essere confermate anche da uno studio,
ancora in corso, i cui primi risultati parziali parrebbero mostrare una
correlazione significativa tra discriminazione degli omosessuali, percezione di
un Sé frammentato e promiscuità."
Per chi fosse interessato, la lettura dell'articolo completo è disponibile qui:
http://www.scuolaadleriana.it/images/RIVISTA/DIALOGHI_ADLERIANI_3_2015.pdf
(a pagina 49 l'articolo in versione inglese e a pag. 65 la versione in italiano)
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