venerdì 6 aprile 2012

Per lo Stato Italiano: Lesbiche malate

Si è diffusa ieri la notizia che, secondo l’elenco ufficiale delle patologie e dei traumatismi cui si riferiscono INPS ed enti pubblici per la certificazione delle disabilità e delle invalidità (ICD-9-CM), il lesbismo sarebbe una “malattia”.
E’ l’Espresso che anticipa un articolo in cui denuncia tale “anomalia”, ed è subito polemica. Sul web la notizia si diffonde a macchia d’olio e su alcuni blog si legge un provocatorio invito alle lesbiche a mettersi in fila all’INPS per richiedere la pensione d’invalidità.
Arrivano forti critiche da Franco Grillini (IDV) che definisce il fatto “di una gravità inaudita, perché l’Italia non si è ancora adeguata all’elenco internazionale che aveva risolto questo problema cancellando definitivamente l’omosessualità dall’elenco delle patologie”. Anche la deputata del PD Paola Concia, lesbica dichiarata, s’indigna per la notizia e sostiene: “scoprire che per quello stesso Governo che sto sostenendo sono una ‘malata’ è a dir poco agghiacciante”.
La stessa deputata del PD avrebbe già chiesto al ministro Fornero di varare immediatamente un decreto legge con il quale poterci liberare di questa “vergogna”. Il ministro avrebbe replicato promettendo una sua immediata attivazione di concerto con il ministro della salute Balduzzi.
Secondo Anna Paola Concia, “il mancato adeguamento al modello ICD-10-CM, che da anni ha sostituito a livello internazionale il precedente ICD-9-CM in cui si classificava il lesbismo come disturbo ego-distonico e che scopriamo essere ancora in vigore nel nostro paese, è un fatto estremamente grave, che ci accomuna a quei paesi in cui l’omosessualità è considerata un reato perseguibile con la pena di morte”.
“Vorrei non dovermi vergognare di essere italiana e mi auguro davvero - conclude il deputato PD- che questa macchia che aleggia sulla nostra democrazia sia cancellata in tempi record”. (ANSA).